sabato 14 gennaio 2012

Kuala Lumpur (Malesia)

Ed eccomi qui, a cercare di raccontare l'ultima parte della vacanza vissuta nella capitale malese. Abbiamo soggiornato per circa 3 giorni presso l'Impiana Hotel KLCC ("KLCC" è l'acronimo di 'Kuala Lumpur City Centre) da me prenotato tramite " Expedia " circa sette mesi fa con un notevole risparmio (pernottamento e colazione per 3 notti spesa totale 215 euro direi piu che buono) La struttura, molto bella e di buona qualità (4 stelle), si trova nel cuore del cosidetto triangolo d'oro della città, praticamente a 2 passi dalle Petronas Twin Tower (452 metri 88 piani). KLCC si trova all'interno del quartiere Ampang, che è di per sé una zona residenziale e commerciale e che quindi una delle zone a più alto valore edificabile ed esclusive della città. Anche la sua storia è piena di ricchezza; Ampang è stata la casa dei baroni che hanno guadagnato una fortuna dal commercio minerario di Kuala Lumpur. Anche oggi, Ampang è considerato come un posto per gente di lusso sia in termini di qualità della vita che dei suoi costi. Diciamo che come base era piu' che ottima :-). Mi sento di dire che i giorni dedicati (quasi 3) alla visita della capitale sono più che sufficienti per vedere la attrazioni di maggior interesse. La rete dei trasporti e' efficientissima, oltre che pulita e ordinata, con linee della metropolitana che permettono di raggiungere ogni angolo della citta' in brevissimo tempo. Per chi si muove in metro si consiglia di avere sempre al seguito un qualcosa per ripararsi dagli sbalzi di temperatura tra l'esterno e l'interno della metro perche' l'aria condizionata delle carrozze (sempre al massimo) e' veramente fastidiosa. Ci siamo dovuti accontentare, si fa per dire :-) , di vedere le "Petronas" (di sera sono fanstastiche) solo dal basso poiché per salire sopra bisognava prenotare per tempo e quando siamo arrivati alla biglietteria ci siamo sentiti rispondere che era tutto pieno sino a domenica :( !! Il Menara KL, che con i suoi 421 metri e' la quarta torre per telecomunicazioni più alta al mondo merita sicuramente una visita! Si sale con lo shuttle (20 dollari SDG a persona) che avrà impiegato si e no 20 secondi a salire, quando si dice la tecnologia eh? Dall'alto della torre la vista sulla citta' e' uno spettacolo grazie anche alle vetrate talmente pulite che sembravano trasparenti (non so come facciano a tenerle pulite a quell'altezza) e me venivano le vertigini solo ad avvicinarmi alla balaustra per fare le foto. Per lo shopping oltre all'immenso Suria KLCC Shopping Mall (4 piani di vastissima estensione con negozi di ogni genere) situato praticamente ai piedi e sotto le Petronas, consiglio i mercatini di China Town (Petaling) e Little India che sono assolutamente da vedere di sera per le luci ed i colori che propongono. La Chinatown di Kuala Lumpur è conosciuta anche come 'Chee Cheong Kai', che significa 'Strada della fabbrica dell'amido'. Un tempo era sorto come omaggio un sobborgo cittadino per la produzione di tapioca, ai giorni nostri è la Chinatown di Kuala Lumpur dove potete trovare un infinità di cose, a partire dalle erbe cinesi, a merci di ogni tipo, fino ai giocattoli ed ai vestiti. L'intera strada è chiusa al traffico durante il pomeriggio dal momento che i commercianti attivano un gran numero di bancarelle in grado di vendere letteralmente di tutto, merci varie, prodotti di elettronica e alimentari. La strada è quindi costantamente un crogiuolo di attività, una confusione di voci, prezzi colori e odori, davvero entusiasmante. Per raggiungere Chinatown conviene utilizzare il trasporto pubblico, con l'automobile si rischia di rimanere imbottigliati. La fermata più vicina è quella di "Pasar Seni" e da qui si può camminare a piedi e in pochi minuti raggiungere Petaling Street. Noi li abbiamo visitati entrambi e in quello cinese vi abbiamo pure cenato tra un brulicare incredibile di gente e venditori ambulanti di cianfrusaglie varie. La cucina cinese e' a vista :-)) nel senso che si mettono al di fuori dei propri locali con barbecue e fornelli per cucinare e friggere di tutto, dalla carne al pesce (ovviamente le cappe aspiranti non sanno neanche cosa siano) comunque davvero spettacolare. Una visita meritano anche le enormi "Batu Caves", (comodissime con la metro perché ci si arriva proprio davanti) grotte di formazione calcarea, sono situate ad una quindicina di km da Kuala Lumpur. La cava principale è raggiunta da una scalinata di 272 scalini. La cava è dedicata alle divinità Hindu; un tempio davanti all'entrata della cava, prima delle scalinate, e numerose sculture e dipinti anche all'interno delle cave stesse. All'interno della grotta alloggia una popolazione di scimmie che vagano indisturbate nelle cave e tra i templi. Infine i giardini Lake Garden, il polmone verde di Kuala, molto verdi ma, a mio modesto parere, non "eccezzionali" visto e considerato che nella zona dedicata alle orchidee e denominata "Orchidea Park" le uniche di belle veramente erano quelle in vendita nei negozi all'interno del parco e fotografabili solamente a pagamento. Anche il "Butterfly Park" visitabile a pagamento, merita un cenno. Qui abbiamo potuto ammirare numerose farballe di ogni specie e con colori veramente affascinanti (le foto le posterò al mio rientro in Italia) Da ultimo una nota sulla popolazione della citta di Kuala Lumpur, che pur essendo tra loro molto diversi oltre che nell'aspetto anche religiosamente (musulmani - indù - cristiani) vivono in una simbiosi perfetta con un rispetto reciproco incredibile, da esempio per altre realta del mondo dove ancora si muore e si fanno guerre in nome di un credo religioso.

Ringrazio chi mi ha seguito in questa mia nuova esperienza sul "blog" sperando di avervi fatto vivere un po' sapori e profumi dell'oriente. (peccato non essere riuscito a mettere le foto per supportare meglio i racconti)

Grazie a tutti e alla prossima!!! :-)

giovedì 5 gennaio 2012

Nai Harn 2-10 gennaio 2012


L'arrivo a Puket non e stato dei più belli, nel senso che una pioggia abbastanza consistente ci ha accolto all'arrivo in aeroporto. Apposto ho pensato subito, siamo partiti da Singapore con il bel tempo e siamo venuti a prenderci un po' di acqua a Puket dove il sole dovrebbe farla da padrone... Vabbe... :-) . Una volta usciti dall'aeroporto abbiamo individuato il ragazzo mandato dalla nostra Guest House con in mano e ben visibile il cartello formato A3 con i nostri nomi :-)) ci fa segno di attendere li che sarebbe andato a prendere l'auto. Dopo alcuni minuti si presenta con una Toyota berlina con interni in pelle, inserti in radica e cambio automatico wow!! Che auto!!! meglio della mia :-) Il ragazzo, non parlava tanto bene l'inglese (non che io sia un professore ahahah) per cui per tutto il tragitto, alternandomi con qualche breve ronfata ;-) ci siamo scambiati solo poche parole tipo: quanti kilometri mancano all'arrivo? qui piove sempre? etc etc :D . Arriviamo a Nai Harn dove si trova la nostra Guest House dopo circa 40/45 minuti di auto, e nel frattempo il sole con tutto il suo calore aveva fatto capolino :-) Ad accoglierci troviamo una simpatica signora che ci dice subito che la camera e' disponibile dalle 14 :-( poco male ... sbrighiamo subito la pratica economica per il soggiorno e per il noleggio di uno scooter. Per 8 giorni in pernottamento con prima colazione + asciugamani da spiaggia + noleggio motorino poco meno di 600 euro. La camera del Guest House Baa Noui che ci stata assegnata e' parsa subito pulita e grande con ampi spazi anche in bagno (io ero preoccupato per la doccia, a volte in certe docce faccio fatica ad entrarci :-)) Colgo l'occasione per ringraziare l'amico Omar che mi ha aiutato nella scelta della location. Grazie !!! :-) In attesa della camera inforchiamo il motorino, un Honda 50 cc, casco in testa (più che una casco sembrava un guscio di noce ahahahahah ) e via verso il mare. Noto subito che qui a Nai Harn, e penso in tutta Thailandia, si guida a sinistra, per cui inizialmente ho avuto un attimo di panico :-)) le strade, la maggior parte in asfalto, sono ben tenute, non vi dico poi la sensazione di salire contromano (alla mia abitudine) su una collina :-() avevo sempre l'impressione di fare un frontale :-) . Il mare dista 3 minuti di motorino e le spiagge, tutte si sabbia fine, (almeno,quelle viste fino ad oggi) sono ben tenute e fornite di ombrelloni e lettini (due lettini con ombrellone 200 bath al giorno, al cambio 5 euro scarsi) . In alcuni fondali sono presenti rocce dove si possono ammirare pesci colorati di barriera e diverse stelle di mare (le foto le vedrete al mio ritorno perche sono nella fotocamera subacquea). Su ogni spiaggia esiste un chioschetto dove preparano all'istante piatti di frutta fresca davvero speciali (mango - anguria - ananas - banana - melone -papaya) alla modica cifra di 120/140 bath cioè 3,50 euro!! Andate a vedervi la foto su facebook che ho caricato :-) . Ora parliamo della cucina (argomento che mi interessa abbastanza :-)) alcuni di voi avranno gia' visto le foto ne ho caricato su FB, vermi di tutte le misure, cavallette e altri bagherozzi che sconosco :-() Bene, nulla di tutto ciò o meglio, ci sono delle alternative, per fortuna, e anche molto valide :D, c'è la carne (pollo e maiale) che la fanno in tutti i modi con contorni di riso basmati e verdure sempre fresche, il pesce per esempio :-) anche questo in tutte le salse, ai ferri, alla thai, bollito insomma c'e da sbizzarrirsi, e ci sono anche diversi locali esclusivamente vegetariani. Una di questa sere ne proviamo uno :-) Noi per una cena "normale" 2 primi 2 secondi a base di pesce (i gamberi sono spaventosi con 3 ceni alla grande), 2 bottiglie di birra una di acqua, 2 dolci, caffè e ammazza caffè abbiamo speso 40 euro più che onesti direi. La popolazione qui e' molto disponibile e sempre sorridente e per chi avesse dubbi o perplessità sulla zona posso tranquillamente assicurare che qui si sta in grazia di Dio. Qui si respira un senso di libertà unico, (sto scrivendo dalla spiaggia) dove vedo intere famiglie (italiane e non) con bambini piccolissimi che trascorrono quì le vacanze quindi.... Mi spiace non poter (per ora) caricare le foto ma gli amici che seguono facebook hanno avuto modo di apprezzare i cibi da me assaggiati nonche la bellezza dei luoghi. Stasera ne caricherò delle altre. Un caloroso ciao a tutti i colleghi ed agli amici (non faccio nomi senno' rischio di dimenticarne qualcuno e potrebbe giustamente risentirsi :-)).

A presto, con un breve report dalla Malesia su Kuala Lumpur, per ora mi godo per alcuni giorni il mare ed i cibi di Nai Harn.

lunedì 2 gennaio 2012

Da Singapore a Puket

Giornata odierna dedicata alla visita della città. Per fortuna la rete metropolitana di facile intuizione ci ha aiutato non poco negli spostamenti tra un posto all'altro :-) Dopo la serata a Marina Bay con migliaia e migliaia di persone allo spettacolo dei fuochi ci si aspettava di trovare una Singapore semi deserta invece di buon mattino ci siamo portati al vicino quartiere di "Little India" che già pullulava di locali intenti a fare la spesa alle bancherelle. Ci siamo inebriati con le fragranze degli incensi nonche' con i profumi delle spezie presenti in quasi tutte le bancherelle. Abbiamo saputo che la giornata di oggi, 1 giorno dell'anno, e' tradizione che gli indù si rechino ai loro templi dove, dopo essersi tolti le scarpe e proceduto al lavaggio dei piedi, ricevono quei caratteristi segni sulla fronte, una sorta di benedizione insomma. Parecchi di loro avevano segni con colori diversi, credo sia dovuto alla appartenenza a tribù diverse. Successivamente ci siamo spostati nuovamente a Marina Bay dove abbiamo rivisto con molta meno gente la zona :-) grattacieli di tutte le forme di una straordinaria bellezza il tutto circondato da una pulizia incredibile, non una carta una bottiglia nulla di nulla. Dopo una visitina al centro commerciale ivi presente immenso e con numerosi piani, ci siamo portati presso la ruota di Marina Bay (credo sia una delle più grandi del mondo) cabine con aria condizionata e vista mozzafiato ;-) pensate che una coppia di sposi ne avevano affittato una per fare il rinfresco con i familiari :-) . Dopo il giretto, che e' durato circa 20 minuti ci siamo spostati, sempre con la metro, presso il quartiere denominato "China Town" beh.. qui la pulizia lasciava un po' a desiderare anche perché vi era un brulicare immenso di persone che si muovevano a destra e a manca, chi gridava chi chiamava insomma un mezzo bordello :-) Poi, avendo i piedi che friggevano letteralmente siamo rientrati in hotel dove dopo una bella doccia abbiamo cenato al vicino ristorante indiano. Che dire Singapore, che secondo me sta diventando la Dubai dell'Asia, merita sicuramente una visita, magari con qualche giorno in più per poterla visitare a fondo. Mentre scrivo sono in volo per Puket .. Ci aggiorneremo più avanti :-) Purtroppo, e non so per quale motivo, non riesco più a caricare le immagini intanto accontentatevi del racconto :-) proverò su Facebook